Volley, Europei 2013 > Azzurre deludenti, attesa per gli uomini
La prima competizione importante della nazionale femminile orfana di Massimo Barbolini si è conclusa con una gran brutta figura. La premessa era una squadra rinnovata, con molte atlete giovani a cui far fare esperienza in vista del Mondiale italiano del 2014. Tuttavia le lacune evidenziate dall’intera rosa costringono Marco Mencarelli a rivedere per intero il progetto. Il sesto posto finale non può certo soddisfare, soprattutto alla luce delle gare disputate: un girone eliminatorio ampiamente alla portata si è rivelato più ostico del dovuto (determinante la sconfitta con il Belgio per 3-1), costringendo le ragazze a qualificarsi per il turno successivo passando attraverso i Play off. Nell’ottavo di finale contro la Serbia, poi, la squadra non è stata lontanamente all’altezza della situazione. L’avversario era ovviamente competitivo, ma il 3-0 finale ha mostrato un’Italia docile e sciupona. Il primo parziale, perso 25-14, è stato probabilmente il più disastroso. La squadra non è riuscita a partire con una sufficiente dose di agonismo. Una volta rientrati in campo, il vento sembrava cambiato: avanti 5-1, l’Italia ha messo in campo un gioco più pulito ed efficace. Troppi tuttavia gli sprechi, che hanno permesso alla Serbia di rimanere sempre in scia fino al 23 pari. A quel punto le serbe hanno persino sbagliato la battuta, regalando alle azzurre un prezioso set point. Nulla da fare, visto che nessuna delle atlete in campo ha avuto la forza di mettere la palla a terra. Le avversarie non hanno concesso altre chances, andandosi a prendere il set sul punteggio di 28-26. Prevedibile il crollo nel terzo parziale, in cui la squadra capitanata da Martina Guiggi non ha mai realmente impensierito le serbe, come dimostra il 25-18 che ha posto fine all’incontro. La Serbia è stata poi sconfitta per 3-0 dalla Russia (la quale, battendo in finale la Germania padrona di casa, si è aggiudicata l’Europeo) mentre l’Italia ha concluso il torneo al sesto posto – posizione buona per strappare un pass per i prossimi Europei. Tanti gli aspetti su cui riflettere. In regia si è sentita la voragine lasciata da Eleonora Lo Bianco, della quale si auspica il ritorno in nazionale dopo un 2013 “sabatico”. Male anche la ricezione: né i liberi né le schiacciatrici si sono dimostrate abbastanza affidabili, il che dovrebbe preoccupare non poco Mencarelli. Del Core e Piccinini sono un ricordo ormai lontano (nonostante quest’ultima speri fortemente in una convocazione per il prossimo Mondiale), mentre Carolina Costagrande non è stata in grado di bissare l’elevata performance della World League 2011. Sui volti nuovi della nazionale non può che calare un grosso punto interrogativo: in meno di un anno riusciranno a colmare il gap che le separa dalle giocatrici delle altre nazionali? A Mencarelli l’onere di qualsiasi decisione, con l’augurio che possa poi raccoglierne anche gli onori. Nel frattempo cresce l’attesa per il debutto della nazionale maschile. I loro Europei partiranno il prossimo 20 settembre. La speranza è, in primis, quella di superare il piazzamento della squadra femminile.